A bordo della Madleen, gestita dalla Freedom Flotilla Coalition, c’erano pacchi di aiuti umanitari e l’attivista Greta Thunberg. L’equipaggio è in stato di fermo in Israele.
- L’abbordaggio della Madleen è avvenuto in acque internazionali, al largo dell’Egitto.
- L’equipaggio è stato colpito da una sostanza urticante ed è stato trasferito in Israele.
- Non è la prima volta che Israele attacca una nave della Freedom Flotilla. Nel 2010 uccise dieci attivisti.
La marina militare israeliana ha abbordato e preso il controllo della nave della Freedom Flotilla Coalition che stava portando aiuti umanitari a Gaza. La Madleen era partita l’1 giugno dal porto di Catania con a bordo una dozzina di persone, tra cui l’attivista svedese Greta Thunberg, per portare cibo e medicinali nel territorio palestinese. Qui da inizio marzo Israele ha bloccato la distribuzione di aiuti, che nelle ultime settimane sono ricominciati in modo disastroso, escludendo la gran parte della popolazione.
La missione della Freedom Flotilla Coalition aveva valenza simbolica, ma è stata bloccata da Israele. Gli aiuti umanitari sono stati confiscati e il personale è stato sequestrato. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha confermato l’operazione contro la nave umanitaria, sottolineando che “lo show è finito”.
Cos’è la Freedom Flotilla Coalition
La Freedom Flotilla Coalition (FFC) è un’alleanza internazionale di organizzazioni della società civile nata con lo scopo di rompere il blocco navale imposto da Israele alla Striscia di Gaza dal 2007, quando l’organizzazione radicale Hamas ha preso il controllo del territorio palestinese vincendo le elezioni. Composta da attivisti provenienti da Europa, America, Africa, Asia e Oceania, la coalizione organizza missioni navali pacifiche per portare aiuti umanitari a Gaza e attirare l’attenzione globale sulle condizioni di vita imposte dall’assedio israeliano.
La FFC si basa su principi di non violenza, rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Le sue navi, cariche di materiali civili e umanitari, tentano di raggiungere direttamente i porti di Gaza, violando simbolicamente il blocco. Tra le figure più attive all’interno dell’alleanza internazionale c’è stato l’attivista italiano Vittorio Arrigoni, che ha partecipato a diverse missioni prima di venire ucciso nella Striscia di Gaza nel 2011.
La missione più nota della Freedom Flotilla Coalition è avvenuta nel 2010, quando la nave Mavi Marmara venne assaltata al largo di Gaza dalle forze speciali israeliane, che uccisero dieci attivisti. Negli anni successivi l’alleanza è andata avanti con le sue missioni. A maggio una delle sue navi umanitarie è stata attaccata da un drone di presunta matrice israeliana al largo di Malta e ha dovuto interrompere la missione.
Il sequestro della Madleen
L’1 giugno dal porto di Catania è partita la nave Madleen per una nuova missione. A bordo c’erano una dozzina di persone, tra cui l’attivista Greta Thunberg e l’europarlamentare francese di origine palestinese Rima Hassan, intenzionate a portare pacchi di riso, latte in polvere e altri beni di prima necessità nella Striscia di Gaza.
Nella notte tra l’8 e il 9 giugno l’imbarcazione è stata assaltata dalla marina militare israeliana. L’operazione è avvenuta in acque internazionali, al largo dell’Egitto. Alcune immagini diffuse sui social network mostrano l’equipaggio della Madleen con giubbotti arancioni di salvataggio e le braccia alzate. Sulla nave è stata lanciata anche una sostanza urticante per vincere ogni possibile resistenza degli attivisti, che sono poi stati posti in stato di fermo e trasferiti nella città israeliana di Ashdod, dove dovrebbe avvenire l’espulsione verso i rispettivi paesi di origine. “La nave è stata abbordata illegalmente, il suo equipaggio civile è stato disarmato e rapito e il suo carico salvavita è stato confiscato”, ha fatto sapere dal suo account Telegram la Freedom Flotilla Coalition.
Israel Katz, ministro degli Esteri israeliano, ha confermato l’operazione di abbordaggio e sequestro della Madleen. “Lo “yacht dei selfie” delle “celebrità” sta raggiungendo in sicurezza le coste di Israele. Si prevede che i passeggeri facciano ritorno nei loro paesi d’origine”, ha fatto sapere, aggiungendo che prima della partenza verrà mostrato a “Greta l’antisemita” e al resto degli attivisti un video delle “atrocità di Hamas”.
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