Il progetto partirà dal prossimo anno scolastico nelle medie e superiori: l’impegno personale del presidente della regione Roberto Occhiuto.
La Calabria è la prima regione d’Italia a introdurre gratuitamente lo psicologo nelle scuole medie e superiori attraverso il progetto, finanziato con 9 milioni di euro provenienti da fondi europei, Discutiamo insieme-lo psicologo scolastico. Il progetto prenderà il via a partire dal prossimo anno scolastico, quindi da settembre: saranno 43 gli psicologi assunti, che garantiranno il servizio in 285 scuole calabresi, per un totale di 2893 classi di primo e secondo ciclo. Il progetto parte con una durata di tre anni scolastici, quindi fino al 2027/28.
Perché serve lo psicologo nelle scuole
Il progetto calabrese dello psicologo nelle scuole cerca di rispondere a una esigenza seria e ben documentata: secondo un indagine promossa lo scorso anno dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza infatti ben più della metà degli studenti italiani, il 62,7 per cento di loro, vorrebbe usufruire dei servizi di uno psicologo, spesso però non trovandolo e rifugiandosi anche nella scuola: il 16 per cento di loro infatti cerca sostegno in un insegnante, che però non sempre (anzi: quasi mai) dispone della professionalità adeguata. Il contesto del disagio riguarda in particolare il cyberbullismo e la dipendenza digitale, e si manifesta con sintomi di bulimia, anoressia, e depressione.
Lo psicologo nelle scuole non effettuerà psicoterapie, ma avrà un ruolo principalmente di supporto, consulenza e orientamento, nel tentativo di identificare tempestivamente i segnali di disagio e prevenire disturbi complessi, favorendo percorsi di crescita sani: in ogni scuola ci sarà uno sportello di ascolto per gli studenti, un’azione di supporto al corpo docente, azioni di accompagnamento alle famiglie. Il tutto, chiaramente, nel rispetto del segreto professionale. Nei mesi di sospensione delle attività didattiche, gli psicologi saranno in servizio presso le aziende sanitarie provinciali di riferimento, dove saranno disponibili a ricevere famiglie, studenti, e docenti che ne faranno richiesta per il tramite dei referenti delle scuole.
L’altro obiettivo: lo psicologo di base
Il progetto dello psicologo nelle scuole è stato annunciato in una conferenza stampa che è stata dedicata al nipote del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e figlio del senatore Mario: Francesco Occhiuto, studente di psicologia, soffriva di una depressione che pochi mesi fa lo ha portato a togliersi la vita. Anche da questo drammatico avvenimento nasce l’impegno della famiglia Occhiuto per l’istituzione dello psicologo nelle scuole, e anche per lo psicologo di base.
Il presidente della Regione Calabria in persona ha spiegato che il fratello senatore “sta portando avanti una proposta strutturalmente che garantisca lo psicologo a scuola in tutt’Italia. Spero che ci riesca perché tra i giovani c’è un disagio mentale ben più ampio di quello che le statistiche raccontano”.
E ha sottolineato che “si tratta di un malessere che spesso viene vissuto come uno stigma o una cosa di cui vergognarsi. Non è così e noi non vogliamo che sia così e, nelle prossime settimane, presenteremo anche un altro progetto relativo allo psicologo di base. Bisogna fare una grande azione per garantire a tutti la possibilità di curare la mente. Bisogna fare un grande lavoro culturale affinché il disagio mentale non sia vissuto come uno stigma ma come un malessere che si può e si deve curare”. A oggi, come ha ricordato l’assessore alle Politiche sociali Caterina Capponi, l’Italia è l’unico Paese in Europa a non avere una normativa diffusa e condivisa che preveda la presenza obbligatoria della figura dello psicologo nell’ordinamento scolastico.
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