
LIFE è il nuovo festival di Zona K a Milano: teatro, arte e giornalismo si incontrano per esplorare il confine tra realtà e finzione.
LIFE è il nuovo festival di Zona K a Milano: teatro, arte e giornalismo si incontrano per esplorare il confine tra realtà e finzione.
Milano diventa il palcoscenico della prima edizione di LIFE, il festival-laboratorio ideato da Zona K, realtà culturale milanese da oltre dieci anni impegnata nella sperimentazione teatrale e nell’indagine critica del presente attraverso il linguaggio delle arti performative.
Una città che si apre come una rivista da sfogliare – proprio come l’iconico magazine americano che ha fatto la storia del fotogiornalismo e che ha ispirato il nome del festival. Un riferimento chiaro, che ne richiama lo spirito investigativo e visionario, oggi messo al servizio del racconto della complessità contemporanea.
Il festival debutta quest’anno, articolato in due tempi e in più spazi della città: dal 7 al 19 maggio alla Fabbrica del vapore, location che si presta bene al formato festival, consentendo spettacoli che si intrecciano anche temporalmente; dal 4 al 21 giugno tra lo spazio Zona K nel quartiere Isola, Teatro Fontana, Teatro out off e altri luoghi urbani.
LIFE si presenta come un festival diffuso: un percorso tra spettacoli teatrali, installazioni, performance, talk, film e incontri che mettono in discussione la nostra percezione del vero, affrontando i grandi temi del nostro presente, come migrazioni, identità, confini, informazione, tecnologia. A patrocinare il progetto, il Comune di Milano.
In un’epoca segnata da propaganda, post-verità e sovraccarico informativo, il festival si interroga su come costruiamo, consumiamo e mettiamo in scena la realtà.
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La sua prima edizione ruota attorno a un tema quanto mai urgente: il confine sottile tra realtà e finzione, tra verità e menzogna, svelando l’uso spudorato dei media e il potere — che spesso può essere manipolatore – della narrazione. Non un festival che vuole informare, ma che desidera stimolare, creare connessioni e responsabilizzare lo spettatore nel suo ruolo attivo di interprete.
Attraverso linguaggi ibridi e contaminazioni tra teatro, giornalismo, scienza e arti visive, LIFE accoglie alcune delle voci più autorevoli e provocatorie della scena internazionale e alcune tra le compagnie teatrali europee più significative nel campo del teatro della realtà e dell’avanguardia contemporanea.
Tra i protagonisti di questa prima edizione: Rabih Mroué, artista e performer libanese di base in Germania, che apre il festival con una riflessione profonda sull’uso delle immagini nei contesti di conflitto; Dries Verhoeven, artista olandese che lavora tra teatro e arti visive, che presenta un’installazione immersiva all’interno della Fabbrica del vapore: una corsia di supermercato si trasforma in un set disturbante per indagare l’etica del furto come forma di resistenza in una società diseguale; l’Agrupación señor Serrano, compagnia catalana, Leone d’argento alla Biennale di Venezia, che porta in scena The mountain, una performance multimediale sul mito della verità tra spedizioni sull’Everest, fake news e Orson Welles; Kepler-452, compagnia bolognese che fonde narrazione teatrale, cinema e inchiesta e che in Odissea minore porta in scena le voci di giovani migranti lungo la rotta balcanica.
Completano la programmazione altri progetti internazionali e italiani che ampliano lo spettro dei linguaggi e dei temi, come Fight night di Ontroerend Goed, spettacolo interattivo sulla democrazia; Schwarz rot braun di Jean Peters (Correctiv), inchiesta-spettacolo sull’estrema destra in Germania; The cloud di Arkadi Zaides, connessione tra IA e la nube tossica di Chernobyl; REAS di Lola Arias, film musicale girato in un carcere femminile argentino. E poi ancora Prospekt, Babilonia teatri, Fieno/Di Chio, DIG Festival.
LIFE non si limita a raccontare il presente: lo attraversa, scegliendo una forma diffusa, che coinvolge quartieri, teatri e luoghi simbolici di Milano.
Un progetto patrocinato dal Comune di Milano, che crede in una cultura capace di uscire dai suoi templi tradizionali – musei, biblioteche, auditorium – per farsi rete viva e dialogante con il tessuto urbano.
LIFE è un invito a mettere in discussione ciò che diamo per scontato: il ruolo dei media, il potere delle storie, le verità che ci raccontiamo. Non offre risposte, ma apre spazi di possibilità, dove il teatro – intrecciato ad altri linguaggi – diventa uno strumento vivo per attraversare la complessità del presente. Per il programma completo e le prenotazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del festival.
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